Tutti coloro che lavorano nella logistica e nella grande distribuzione, ma non solo, sanno esattamente quanto sforzo richieda pallettizzare la merce.
La pallettizzazione è l’operazione che permette di poter disporre in maniera ordinata la merce su un pallet, al fine di agevolare il trasporto, la spedizione o lo stoccaggio.
Un lavoro che, nella maggior parte dei casi, viene ancora svolto manualmente, ma che potrebbe essere reso più leggero e sicuro dall’aiuto dei cobot.
Cosa sono i cobot? Con il termine cobot si intendono dei robot che, a differenza di quelli tradizionali, collaborano con l’uomo e permettono di automatizzare processi lavorativi in cui la figura e l’esperienza dell’uomo sono ancora fondamentali.
Nel corso di questo articolo approfondiremo la storia della pallettizzazione e, soprattutto, scopriremo i benefici dell’introduzione di cobot nei processi di pallettizzazione.
Un po’ di storia della pallettizzazione
La comparsa delle prime piattaforme in legno per il trasporto e il carico della merce avviene, nei primi del ‘900, in America. Le operazioni di stoccaggio, carico e scarico, si svolgevano esclusivamente grazie al lavoro manuale degli operatori.
La pallettizzazione subisce la prima significativa evoluzione nel corso della Seconda Guerra Mondiale: in questo periodo, infatti, i pallet diventano uno degli elementi essenziali del comparto della logistica.
È in questo momento storico che fanno capolino i primi pallettizzatori con l’obiettivo di ridurre la fatica e gli sforzi dell’uomo.
La naturale evoluzione dei primi pallettizzatori arriva negli anni ‘70 con l’ideazione dei pallettizzatori in linea. Si tratta di macchine in grado di allineare la merce in maniera autonoma, raggiungendo performance molto elevate per quanto riguarda, ad esempio, il rapporto numero di casse/ora. .
I sistemi di pallettizzazione di questo tipo, però, sono spesso molto ingombranti e non possono essere usati, ad esempio, in quelle aziende che dispongono di poco spazio. Proprio per questo motivo, negli ultimi anni, ci si affida sempre più spesso ai cobot.
Pallettizzazione con i cobot
I cobot di Homberger Robotica, grazie alla loro estrema versatilità, sono perfetti per l’automatizzazione dei processi di pallettizzazione.
La facilità con cui si manovrano, infatti, permette di poter garantire l’incolumità dei prodotti più fragili, grazie all’utilizzo di EoAt studiati appositamente per ogni tipo di imballaggio e oggetto.
I cobot, essendo progettati per fare in modo di garantire la sicurezza degli operatori che lavorano al loro fianco, possono essere facilmente supervisionati e controllati senza rischi di infortuni o danni.
La scelta di un cobot è una buona soluzione per:
- ridurre i rischi di infortuni sul lavoro;
- risparmiare rispetto all’acquisto di un tradizionale robot industriale;
- elevata precisione e velocità d’esecuzione;
- adattabilità a spazi ristretti o a cambi di produzione.
Disturbi e patologie legate alla pallettizzazione manuale
L’introduzione di un sistema tecnologico di pallettizzazione non solo permette di velocizzare e ottimizzare l’intero processo produttivo, ma anche di ridurre la comparsa di patologie e disturbi che colpiscono gli operatori che si occupano manualmente di questo lavoro.
Tra i disturbi più diffusi, che colpiscono milioni di lavoratori ogni anno in Europa, ci sono quelli muscoloscheletrici. Le cause sono da ricercare, tra le altre cose, nella pallettizzazione manuale che, purtroppo, è ancora molto praticata, costringendo l’operatore a una lunga serie di movimenti ripetitivi e faticosi.
La scelta di introdurre un sistema di pallettizzazione che si avvalga di cobot è, quindi, anche un modo per ridurre il numero di infortuni e aumentare il livello di benessere e sicurezza dei propri dipendenti.
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